Partita del 3 Dicembre

 

Il Chioggia devastante delle ultime uscite, impatta 1-1 nella supersfida della seconda giornata di campionato regionale col Calcroci. Punteggio bugiardo alla luce delle tante occasioni da gol che i chioggiotti, ed in particolare Cilli, hanno avuto nel corso della gara. Alla fine si conteranno cinque gol mancati dal bomber pugliese tra cui la clamorosa palla gol finale, quel pallonetto che è terminato ad un centimetro dal palo e che è stata la dimostrazione della serata no per il barlettano. Calcroci che esce dal “de Paolis” rinfrancato per il punto strappato e ridimensionato sotto l’aspetto del gioco. Il Chioggia infatti ha letteralmente dominato i campioni veneziani tranne che per gli iniziali dieci minuti nei quali il Calcroci è passato in vantaggio. Incerottato e falcidiato dalle persistenti assenze in difesa e a centrocampo, il Chioggia punta sul trio Cilli-Filippi-Fabris: sembra un suicidio alla vigilia tenuto conto che il Calcroci è squadra solida e ben quadrata; in realtà è la mossa vincente. Non tradisce Fabris che al minuto trenta pareggia lo score ma non le occasioni da rete nel quale i clodiensi sono ampiamente avanti. Infatti prima della rete del chioggiotto Fabris, Cilli in serata decisamente no, ha avuto un paio di ghiotte occasioni per segnare: nella prima circostanza all’altezza dell’area piccola di rigore invece di calciare a rete prova a servire Fabris ma il passaggio è intercetato dalla difesa. Nella seconda a tu per tu col portiere esita a calciare di sinistro e viene anticipato dal difensore. In mezzo una traversa di Fabris e una conclusione sempre di Cilli terminata però fuori. Il Calcroci è tutto nei dieci minuti iniziali: gol e niente più. Il Chioggia gioca un primo tempo sontuoso, crea gioco ed occasioni, manca nella finalizzazione. Difesa e centrocampo fanno un grande lavoro di sacrificio, l’attacco è devastante. Il gol dell’ 1-1 è una chicca: lancio di Ballarin dalla metà campo, stop a seguire e bolide sinistro di Fabris che batte il forte portiere del Calcroci. La ripresa è il solito monologo col Chioggia che attacca e il Calcroci che difende. Le occasioni si ripetono: cross di Cilli che attraversa tutta la linea della porta, Casette manca di poco la zampata vincente. Ancora Cilli che imbeccato da Casette prova il pallonetto di destro: palla fuori. Il Chioggia spinge anche grazie ad una strepitosa condizione fisica: il Calcroci non accenna ad alcuna reazione. E’ ghiotta l’occasione per Cilli al venticinquesimo ma il potente destro è deviato con un po’ di fortuna dal portiere in calcio d’angolo. Il Chioggia, rimasto in dieci per l’espulsione di Bonivento, rifiata prima dell’assedio finale. E’ il momento in cui il Calcroci ha la possibilità di passare immeritatamente in vantaggio ma il pallonetto dell’attaccante, a porta vuota, termina alto. Finale col Chioggia alla ricerca del gol. Cilli all’ultimo minuto ha il clamoroso match-point: i sogni di gloria però si interrompono a pochissimi centimetri dal palo. Pallonetto fuori e fischio finale. Il Calcroci ringrazia la vena decisamente no di Cilli e porta a casa il primo punto del mini-campionato regionale. Il Chioggia dimostra di essere in salute e di aver fatto notevoli passi in avanti sul piano mentale. Peccato per le tante occasioni non sfruttate, ma si sa il calcio è questo. Immensa soddisfazione però per una squadra che ha dimostrato di avere gli attributi e di saperli tirare fuori al momento giusto. Avanti di questo passo non può far altro che togliersi soddisfazioni. Intanto sabato è attesa da un altro scontro delicato in trasferta a Portotolle col Donzella. Ovviamente pronto a ripartire. Come sempre.

 CHIOGGIA – CALCROCI 1-1

Che show!

Finisce, come meglio non poteva, un 2011 ricco di soddisfazioni per la compagine di Mister Sambo che col 3-1 rifilato al Donzella chiude un anno solare intenso, a tratti complicato, e che fortunatamente ha riservato solo vittorie di prestigio. L’apice è sicuramente stato raggiunto il 4 giugno nella finale per il titolo provinciale vinta al Gabrieli di Rovigo con la Portotollese. Per non dimenticare l’altra importante vittoria nella finale di supercoppa con l’Ausonia giocata ad inizio ottobre, e che già lasciava intuire con quale animo i chioggiotti avrebbero intrapreso la nuova stagione. Ma come tutte le belle vittorie a volte bisogna anche saper soffrire. E le sorprese, nel corso di questa e della scorsa stagione non sono mancate. Adii prestigiosi e infortuni hanno condizionato la fase di play-off dello scorso campionato, nella quale il Chioggia rischiava addirittura di non qualificarsi per i quarti di finale dopo una sconfitta ed un pareggio rimediati con Portotollese e Pincara. Così snodo cruciale è risultata la trasferta di Cavarzere e lì si è visto il Chioggia unito e compatto che con una prestazione maiuscola ha portato a casa tre punti per il proseguo della stagione. E’ probabilmente questo il momento decisivo della stagione 2010-2011 che ha spianato la strada al Chioggia verso la finale di giugno, oltretutto passato attraverso l’insidia Badia Polesine e la sorpresa Boscochiaro. Da questo momento il gruppo ha fatto la sua parte grazie anche al lavoro mentale di uomini di grande spessore quali De Ambrosi, Doria Alessandro, Casette e Dei Meneghetti, gente che qualcosa di calcio ne capisce. Se il Chioggia è imbattuto nella stagione in corso con uno score di tutto rispetto (12 incontri tra campionato e coppe – 8 vittorie e 4 pareggi), lo deve senz’altro a questo orgoglio celato nell’animo di tutti gli attori e che ognuno è stato in grado di tirar fuori al momento giusto. Questa squadra ha imparato dai propri errori, sa soffrire e sa gioire, capisce quando è il momento di azzardare e quando conviene essere prudenti. Il frutto di questo lavoro lo abbiamo apprezzato maggiormente nelle sfide con Rivarese e Portotollese, con Spinea e Calcroci in coppa, e con il Donzella sabato. Se adesso si può parlare di fuga, seppur piccola, lo si deve proprio a queste caratteristiche. E sabato scorso si è avuta l’ennesima prova: primo tempo senza dubbio a favore dei padroni di casa che avrebbero meritato più di una segnatura. Il Chioggia si è ritrovato in vantaggio dopo due minuti con una triangolazione meravigliosa finalizzata da Filippi. Ma è tutto qui. Il Donzella sfiora ripetutamente la rete, mette alle corde un Chioggia sulle gambe considerata la prestazione infrasettimanale, ma trova il gol a circa otto minuti dalla fine. Il secondo tempo però è tutta un’altra musica. I giallo-neri sono troppo in palla, mentre il Donzella rimane con la testa negli spogliatoi: Barbieri trova il gol del sabato con una conclusione da venti metri che si insacca sotto la traversa. Sorpasso legittimato poi da una traversa di Nordio, un’occasione per Cilli prima della rete finale di Tiozzo Nicola che davanti all’estremo difensore bianco-blu non sbaglia. Il Chioggia continuamente incerottato lancia un forte segnale al campionato: al di là del risultato è la prestazione che fa ben sperare per un futuro ricco (si spera) di soddisfazioni. Ma bisogna restare umili e coi piedi per terra perché insidie e difficoltà sono sempre dietro l’angolo ed è facile ripetere gli errori commessi nella partite col Piano e col Rosolina; come diceva il buon Carletto Mazzone “ vola basso perché se cadi nun te fai male” , a buon intenditor…

Ora ci pensa la sosta a dare respiro alla capolista. Un mese abbondante per ricaricare energie e trovare, qualora ce ne fosse bisogno, nuovi stimoli. Nell’augurare alla società e alla squadra un augurio di buone festività, “l’anonimo” addetto stampa si gode anch’egli un mese di relax rinnovando l’appuntamento a metà gennaio con la speranza di continuare a raccontare di vittorie e grandi gioie!

                                                                                                          US Rivarese – US Piano si recupera il giorno 10/12